Continuiamo il nostro viaggio nella scienza dei prodotti da forno che sono bolliti prima di essere infornati. Qui abbiamo visto il segreto della bollitura e per ottenere una crosta ben colorita e croccante.
Un’altra classica ricetta che prevede la bollitura dell’impasto è quella dei taralli pugliesi. Il tarallo è un pane secco friabile. Ci sono tante ricette e non saprei neppure dirvi qual è quella “originale” io comunque ho fatto questa:
1000 g di farina tipo 00
Ingredienti
300 g di vino bianco secco
250 g di olio extra vergine di oliva
30 g di sale fino
Aromi
Ho preparato quattro tipi di taralli variamente aromatizzati.
Mix pepe: pepe verde, pepe nero, pepe bianco e pepe di Suchan
Peperonciono e paprica
Timo, maggiorana e rosmarino
Semi di finocchio
Procedimento
Impastare farina, sale e aromi con il vino e l’olio fino ad ottenere una pasta omogenea.
Far riposare per circa un’ora.
Ricavare dalla pasta dei bastoncini lunghi 8-10 cm e con diametro di circa 1 cm. Dategli al forma ad anello.
Bollite i taralli in acqua bollente per circa 3 minuti.
Ritirare i taralli con una schiumarola e fateli asciugare su un canovaccio pulito.
Disponete i taralli su una teglia foderata di carta forno e fate cuocere a 190°C per 10 minuti e poi a 160°C per 20-25 minuti fino a quando non avranno raggiunto un bel colore dorato uniforme.
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Visto che il tarallo e’ un pane friabile, le farine migliori son quelle senza glutine e l’impasto va lavorato il meno possibile giusto?
Ciao,
grazie per la domanda. Sicuramente è meglio utilizzare una farina di forza medio-bassa (170-200W) e lavorarle il giusto per ottenere una buona struttura glutinica, che dopo la cottura darà la consistenza/struttura al tarallo. La struttura del tarallo è si friabile, ma anche croccante, quindi la struttura che cerchiamo non è tanto quella della frolla, ma quella dei pani duri. Peraltro nella frolla c’è molto più grasso.